Per i Cartaginesi, Tanit era dea della fertilità, dell’amore e del piacere, associata alla buona fortuna, alla Luna e alle messi. Nella mitologia fenicia era simile ad Astarte, la dea madre. Nella religione greca, Tanit era paragonata ad Afrodite, ad Artemide ed a Demetra, dea delle messi e dei raccolti. Nella lingua egizia il nome di Tanit potrebbe essere letto come “Terra di Neith”, e Neith era una divinità legata anche alla guerra. Il nome Tanit (pronunciato Tànit o Tanìt) si diffuse grazie al successo dell’opera Salammbô dello scrittore Gustave Flaubert.
Noi l’abbiamo conosciuta a Ibiza, vagando per le colline della parte hippie al nord dell’isola abbiamo trovato una grotta a lei dedicata e da lì non ci ha più lasciati, è diventata prima tatuaggio e poi mascotte e protettrice della nostra attività.

Il simbolo di Tanit era la piramide tronca portante una barra rettangolare sulla sommità, su questa barra appaiono il sole e la luna crescente. Questo simbolo può essere osservato nella maggior parte delle steli delle necropoli puniche, dall’Africa Mediterranea, alla Sardegna, alla Sicilia, alla penisola Iberica.
Insomma, ci ha colpiti il fatto che questa divinità si sia presentata ai nostri occhi con una sua identità grafica molto potente e con delle caratteristiche intrinseche così legate al nostro modo di vedere la vita e il lavoro: raccolto, amore, piacere, passione, famiglia, a volte guerra e, ovviamente, creatività pura.

Tanit iDea è nata così, da degli appunti disordinati su una moleskine formato medio a righe, all’ora del tramonto sulla spiaggia Ibizenca di Aguas Blancas, un mojito accanto e un grande sogno davanti. Nessuna proiezioni di mercato e business plan, analisi di bilancio e previsioni su investimenti, il nostro background è fatto di una storia di famiglia, collaboratori validi e fidati, un’isola felice in cui ricaricare le batterie e tanta voglia di lavorare. E scusate se è poco…