Corradi: storia di un’alchimia
Era il 2010 e tra motori, Riduttori, viti e bulloni, ovvero i prodotti relativi ai nostri abituali clienti ecco spuntare meravigliosi giardini e pergolati da sogno.
L’alchimia forse è cominciata proprio in quel momento, per poi diventare concept di comunicazione strada facendo nel 2016...
“Strada facendo” è proprio il concetto alla base del rapporto tra TANIT idea e Corradi Outdoor Living Space.
In ormai 7 anni di collaborazione ci siamo annusati, misurati, confrontati, sostenuti, arrabbiati, riconfrontati e, insomma, ci siamo proprio piaciuti.
Siamo cresciuti insieme e, proprio andando a braccetto, abbiamo portato il marchio a evoluzioni comunicative davvero interessanti.
Abbiamo messo pergolati in mezzo alla Monument Valley e in magazzini distrutti, abbiamo affrontato le discese ardite e le risalite di anni davvero bui per l’economia del nostro paese e ne siamo venuti fuori con una consapevolezza e un’identità rinnovata e molto forte: the Outdoor Alchemist.
Colui che trasforma in oro ciò che vuole grazie alla sua infinita competenza.
Coloro che sanno trasformare in uno spazio da vivere anche il più ostile degli spazi esterni.
E noi che, a modo nostro, diamo una mano a passare un messaggio che racconta una delle più interessanti realtà del design bolognese.
Insomma, di magia in magia guardiamo avanti e indietro e ogni materiale realizzato per Corradi ci riempie sempre di grande orgoglio… dalla ciabatta al missile.
Grazie Sully.
Tanit insegna: Corso di scrittura creativa
Un progetto, un credo, una passione: la creatività è in ognuno di noi, basta solo sapere come tirarla fuori.
Da questa idea è nato il format del corso di scrittura Creativa realizzato dal direttore creativo e copywriter di Tanit iDea, Caterina Leonelli.
Il pensiero laterale a piede libero per i parchi bolognese in calde serate estive... carta e penna tra le mani, occhi per vedere e pelle per sentire, resta solo da raccontare ogni cosa e, perché no, cercare di metterci un po’ di fantasia...
Storia di una partnership che dura da 3 generazioni
Se dovessi fare una sintesi di chi sono, chi e cosa è la mia azienda e quali sono le nostre origini userei queste poche e semplici parole: da bambina giocavo accanto alla scrivania di mia nonna o di mia madre coi pennarelli Pantone che rubavo ai grafici, ho visto mezzo mondo portando la borsa degli obiettivi per mio padre fotografo e ho imparato ad andare in bicicletta schivando barattoli di colore in tipografia. Sempre in questa sintesi c’è un nome, un colore blu scuro, un compagno di viaggio sempre presente: Bonfiglioli.
Era il lontano 1956 quando i miei nonni Sergio e Marisa fondarono la tipografia Tecnostampa in via della Crocetta a Bologna. Lo stesso anno Clementino Bonfiglioli iniziò la meravigliosa avventura di Bonfiglioli Riduttori, un’avventura vissuta in parallelo dalla nostra azienda, una collaborazione che ci rende fieri da oltre 50 anni.
Anno dopo anno le due imprese sono cresciute assieme, i primi cataloghi realizzati per Bonfiglioli avevano i prodotti disegnati a mano, sì coi pennelli, l’aerografo e tanta Santa Pazienza.
Nel 1975 Maurizio sposa Claudia, io ne conseguirò nel 1980, e comincia a fare foto ai riduttori, le sviluppa in una cantina trasformata in camera oscura.
Nel 1987 i miei genitori trentenni acquistano il primo Macintosh e su quella mela morsicata nasce Hi-Tech Media, studio grafico e fotografico che segue ancora Bonfiglioli passo dopo passo verso un futuro da leader del settore su scala mondiale.
Ho chiesto a mio padre, Maurizio Leonelli di raccontare uno dei mille aneddoti che legano la nostra storia aziendale a Bonfiglioli ed è stato come invitarlo a nozze…
“Se la parola Umanità dovesse incarnarsi in una Persona di mia conoscenza, non avrei dubbi: il Sig. Clementino Bonfiglioli.
Era il 1999, verso fine anno, ero da Agostino in Ufficio Marketing Bonfiglioli, quando entrò il Sig. Clementino e tutti scattarono sull’attenti come al solito, io non avevo ancora con lui quella timida confidenza che poi acquisii negli anni a venire.
Mi chiese: << Come va? Mi ha detto Sergio che avete comprato una macchina da stampa nuova, la fate produrre? Mi raccomando le macchine devono produrre!!! >>
Io, decisamente impacciato risposi: << Ma certo, voi ci date tanto lavoro…>>
E lui prontamente: << Ma dovete trovarne altro! Le macchine devono girare!! Gagliardi, mi dia carta e penna!>> , si mise a scrivere nomi di aziende, le maggiori di Bologna, e dei titolari, << Gli telefoni subito domattina, dica che le ho dato io il numero!!!>>
E sparì alla velocità della luce come era arrivato…
Conservo ancora nel cassetto dell’ufficio una sua T-shirt che mi diede ad un meeting sulle colline toscane, se la sfilò dicendomi che aveva caldo, me la regalò, è ancora lì dal giorno dopo, non l’ho mai lavata ne portata a casa, è lì nell’angolo dei ricordi più belli con la carta di identità scadutissima che utilizzavo per entrare alla Riva Calzoni e una foto di quando ancora usavo il banco ottico.”
Vicissitudini, storia, avventure rocambolesche ci conducono al 2012, io, Caterina, rientro da master e gavetta milanese e, con l’infinito aiuto dei miei genitori e di collaboratori ormai parte della famiglia, creo Tanit iDea. La nostra agenzia di comunicazione ha sede (pensa un po’…) ad appena 5 minuti di macchina dall’headquarter di Bonfiglioli Riduttori, oggi presieduta dalle sapienti mani di Sonia, la figlia di Clementino.
È così che oggi, ai due lati dell’aeroporto di una sempre più meravigliosa Bologna, due figlie, due donne, due storie forti e connesse, mandano avanti due sogni di famiglia seguendo il consiglio di quel signore là che diceva sempre: “Avanti, avanti a tutta forza!”
Otello va da Ikea ... sbocci creativi!!
Quando un’idea ti corre incontro, soprattutto se hai il testimonial perfetto!!
Abbiamo la fortuna di fare questo strano mestiere che ci fa vedere un po’ ovunque potenzialità, idee, scherzi da trasformare in comunicazione.
Il gioco è alla base del nostro lavoro: giochi di parole, di immagini, doppi sensi e strizzate d’occhio… vedere il mondo da una prospettiva nuova, utilizzare il potere del pensiero laterale e saperlo tradurre in qualcosa anche solo così, per fasi una risata.
Diciamo che se IKEA ci chiedesse di collaborare saremmo già apposto per quanto riguarda il testimonial perfetto: Otello The Dog.
Chi è Tanit?
Per i Cartaginesi, Tanit era dea della fertilità, dell'amore e del piacere, associata alla buona fortuna, alla Luna e alle messi. Nella mitologia fenicia era simile ad Astarte, la dea madre. Nella religione greca, Tanit era paragonata ad Afrodite, ad Artemide ed a Demetra, dea delle messi e dei raccolti. Nella lingua egizia il nome di Tanit potrebbe essere letto come "Terra di Neith", e Neith era una divinità legata anche alla guerra. Il nome Tanit (pronunciato Tànit o Tanìt) si diffuse grazie al successo dell'opera Salammbô dello scrittore Gustave Flaubert.
Noi l’abbiamo conosciuta a Ibiza, vagando per le colline della parte hippie al nord dell’isola abbiamo trovato una grotta a lei dedicata e da lì non ci ha più lasciati, è diventata prima tatuaggio e poi mascotte e protettrice della nostra attività.
Il simbolo di Tanit era la piramide tronca portante una barra rettangolare sulla sommità, su questa barra appaiono il sole e la luna crescente. Questo simbolo può essere osservato nella maggior parte delle steli delle necropoli puniche, dall'Africa Mediterranea, alla Sardegna, alla Sicilia, alla penisola Iberica.
Insomma, ci ha colpiti il fatto che questa divinità si sia presentata ai nostri occhi con una sua identità grafica molto potente e con delle caratteristiche intrinseche così legate al nostro modo di vedere la vita e il lavoro: raccolto, amore, piacere, passione, famiglia, a volte guerra e, ovviamente, creatività pura.
Tanit iDea è nata così, da degli appunti disordinati su una moleskine formato medio a righe, all’ora del tramonto sulla spiaggia Ibizenca di Aguas Blancas, un mojito accanto e un grande sogno davanti. Nessuna proiezioni di mercato e business plan, analisi di bilancio e previsioni su investimenti, il nostro background è fatto di una storia di famiglia, collaboratori validi e fidati, un’isola felice in cui ricaricare le batterie e tanta voglia di lavorare. E scusate se è poco…